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I fondamenti alimentari della dieta chetogenetica

Per alcuni è diventata una moda, per altri l’unico modo per perdere peso in maniera efficace: è la dieta keto che attiva il metabolismo umano stimolando la fisiologia. Ma cos’è la dieta chetogenica?

Il nome è dovuto al fatto che questo tipo di regime nutrizionale ha lo scopo di produrre corpi chetonici, ovvero un residuo metabolico che produce energia e che viene smaltito con le urine e la ventilazione polmonare. La dieta chetogenica consiste nella riduzione dei carboidrati, delle calorie e degli zuccheri complessi in generale, che sono la principale fonte di energia per l’organismo cellulare.

Con questo stile alimentare, che favorisce l’assunzione di proteine e lipidi con pochissimi carboidrati o del tutto mancanti, l’organismo deve procurarsi da sé il glucosio presente nel sangue che gli serve per la sopravvivenza e recupera energia dalle proteine e dai grassi del tessuto adiposo. In questo modo si migliora la lipolisi e l’ossidazione lipidica cellulare, favorendo la perdita di peso per mezzo del consumo dei grassi.

Quando ci si sottopone a una dieta chetogenica, dunque, i corpi chetonici aumentano eccessivamente la loro produzione, risultando molto utili nel processo di dimagrimento, dal momento che limitano l’appetito: questo fenomeno avviene già dopo 3-4 giorni di dieta ed è la chetosi.

Dieta chetogenica: cosa mangiare

Prima di iniziare a seguire una dieta chetogenica è fondamentale rivolgersi a un nutrizionista, che valuterà se è il caso o meno di procedere verso questa strada. Ogni corpo ha necessità diverse, quindi non è detto che una dieta che abbia funzionato con una persona, vada bene anche per un’altra. Anche perché la keto è un regime dietetico che dona buoni risultati rapidamente, ma è anche molto stressante per l’organismo, nonché difficile da seguire, dal momento che gli italiani sono grandi consumatori di pane e pasta.

La dieta keto è composta da due fasi: la prima prevede la totale eliminazione dei carboidrati e la seconda prevede il graduale reinserimento degli stessi. I primi giorni si perderà peso a causa del consumo delle scorte di glucosio che possiede l’organismo e della perdita di acqua. Nei giorni successivi, invece, inizierà il dimagrimento per via dello smaltimento delle riserve di grasso. Per avere un esempio dieta chetogenica, il portale Farcomed è uno dei punti di riferimento italiani, con ricette, integratori e soprattutto con il Metodo Dima10g, un protocollo che massimizza i vantaggi della chetosi e di cui si sente parlare in rete.

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Per entrare in chetosi bisogna alimentarsi con cibi che non contengono carboidrati o comunque evitare quelli che ne hanno molti. Tra gli alimenti consigliati nella dieta chetogenica:

  • Carne: l’alimento per eccellenza ricco di proteine e grassi; prediligere manzo, tacchino e pollo, raramente anche il maiale, evitare salumi e insaccati o comunque mangiarli non in sostituzione alla carne. Attenzione alla cottura: la carne va cucinata a bassa temperatura, in modo da non alterare i valori nutrizionali.
  • Pesce: tonno e pesce azzurro sono alimenti molto ricchi di proteine e grassi buoni.
  • Uova: fonte di proteine e grassi, ideali da consumare a colazione, pranzo o cena.
  • Formaggi e latticini: sono un mix di grassi e proteine. Un ottimo alimento per la colazione o la merenda è lo yogurt bianco.
  • Grassi e oli vegetali: per i condimenti, usare burro, olio di semi o di oliva.
  • Ortaggi: le verdure sono ricche di fibre, vitamine e minerali ma anche molti zuccheri, quindi indicate per eliminare gli zuccheri superflui. Quelle consigliate sono rucola, spinaci, zucchine, sedano, cavolfiore, broccoli, cavolini di Bruxelles.
  • Caffè e cioccolato fondente: preferire il fondente amaro rispetto al cioccolato al latte se si ha voglia di qualcosa di dolce. Anche il caffè e il tè vanno bevuti senza zucchero.

Gli alimenti che invece vanno assolutamente evitati sono:

  • cereali, patate e derivati;
  • legumi;
  • frutta;
  • bibite dolci, gasate, birra;
  • dolci di vario tipo.

Dieta chetogenica: pro e contro

Per quanto riguarda i vantaggi della dieta keto, si evidenziano:

  • la velocità di dimagrimento dovuta alla riduzione delle calorie, al mantenimento dei livelli costanti di glicemia e insulina, all’aumento del consumo di grassi come energia;
  • l’effetto anoressizzante, con riduzione dello stimolo dell’appetito;
  • l’utilità nel contrasto dei sintomi dell’epilessia nei bambini, solo se il corpo non risponde alla terapia farmacologica;
  • la stimolazione della secrezione di ormoni che facilitano lo smaltimento dei grassi.

Tra gli svantaggi, che dipendono dalle controindicazioni degli alti livelli di corpi chetonici nel sangue, ci sono:

  • aumento dell’attività dei reni e della diuresi, per eliminare i corpi chetonici e le scorie tossiche;
  • aumento del lavoro del fegato;
  • possibile disidratazione con conseguente effetto tossico sui reni;
  • possibile ipoglicemia;
  • possibile ipotensione;
  • incapacità dell’organismo di adattarsi alla dieta chetogenica, con sintomi quali mal di testa, stanchezza, vertigini, nausea, irritabilità;
  • possibili episodi di svenimento;
  • comparsa di crampi muscolari, stitichezza, palpitazioni cardiache;
  • se la dieta si prolunga per molto tempo, aumenta il rischio di uremia, ovvero la presenza di sangue nelle urine.

Si consiglia, pertanto, di seguire una dieta a regime chetogenico solo se seguiti da un medico e per un breve periodo.

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