Una delle regioni italiane da sempre sinonimo di buon cibo e buona tavola in genere, è la Toscana. In particolare, se doveste passare da Pisa, avrete la possibilità di scoprire una moltitudine di piatti tipici dell’entroterra toscano.
Ma vediamo insieme un possibile itinerario gastronomico a Pisa, alla scoperta della tradizione.
Provate per un attimo ad immaginare di sedervi al tavolo, e che il cameriere vi dica le specialità del giorno. Ovviamente non tutti i piatti che troverete elencati di seguito saranno sempre disponibili, data la stagionalità di alcuni ingredienti. Tra i primi piatti il cameriere potrebbe offrirvi…
Pappa al pomodoro
Tipicamente un piatto povero della tradizione toscana, la pappa al pomodoro è preparata con pane raffermo, pomodoro e alcuni ingredienti minori, quali basilico, salvia, aglio, cipolla vernina e un buon olio extra vergine. Come accennato, la pappa al pomodoro è un piatto dalle origini umili e contadine, perché veniva recuperato il pane raffermo. Per gustare questa prelibatezza, il periodo migliore è ovviamente quello estivo, data la freschezza dei pomodori.
Dove mangiare a Pisa la pappa al pomodoro? Tra i tanti si può citare il Ristorante Galileo, in via S. Martino e il Ristorante Poldino, nella località di Cascine Vecchie.
Zuppa alla pisana
Uno dei piatti tipici tradizionali più famosi dell’area pisana, la zuppa è composta da pane raffermo, cavolo verza o eventualmente il cavolo nero, cotenna di maiale, patate, cipolle, carote, fagioli, pomodori pelati, sale, pepe e olio extra vergine. Anche in questo caso, come è facilmente intuibile dagli ingredienti, la zuppa alla pisana è un piatto dalle umili origini contadine.
A seconda della disponibilità, avrete modo di degustare la zuppa alla pisana all’Antica Trattoria Da Bruno, in via Luigi Bianchi e all’Antica Trattoria Il Campano, situata in via Cavalca.
I secondi piatti, mare e terra
Se vi state per apprestare alle scelta del secondo piatto, dovrete tenere a mente che il menù pisano non è solo a base di carne. Esistono difatti anche a base di pesce, come ad esempio il baccalà coi porri, lo stoccafisso accompagnato dalle patate e le chioccioline di mare.
- Baccalà coi porri: solitamente preparato alla griglia con contorno di porri.
- Stoccafisso con patate: molto simile nella preparazione al baccalà con i porri, ma accompagnato da patate lesse.
- Chioccioline di mare: crostacei cucinati in umido con l’aggiunta di sugo di pomodoro. A volte vengono servite come antipasto, data la particolarità dell’essere mangiate con lo stuzzicadenti che aiuteranno a estrarre dal loro guscio le lumachine di mare.
Alcuni dei ristoratori dove potrete assaggiare il “mare toscano”: Ristorante Galileo, situato in via San Martino e la Trattoria da Cucciolo, in via Rosselmini.
Fagiano, daino, lepre o cinghiale in umido
Nonostante la presenza di alcuni piatti di mare, la cucina tipica pisana – e un po’ tutta quella dell’entroterra toscano – si basa molto sulla preparazione della cacciagione. Ecco che il fagiano o il cinghiale in umido potranno farvi gustare i sapori della tradizione, senza mai dimenticare di accompagnarli da una porzione di polenta
Dove assaggiare queste prelibatezze? Per citarne alcuni, Ristorante Poldino alla Località Cascine Vecchie, l’Antica Trattoria Da Bruno, situata in via Luigi Bianchi e l’Antica Trattoria Il Campano, in via Cavalca.
Fegatelli di maiale
Il fegatello di maiale si ricava dalla macinatura di alcune parti povere del maiale, come una parte del collo, il fegato e la scamerita. La carne ricavata da tale macinatura verrà quindi cotta e conservata sotto strutto di maiale o lardo vergine. Ovviamente si sta parlando di una bomba calorica e, per questi motivi, avrete modo di assaggiare i fegatelli di maiale solamente nel periodo invernale da settembre a maggio.
Tra i posti dove degustare i fegatelli, il cui contorno ideale sono i rapini, sono da citare: Ristorante Galileo in via S. Martino, l’Antica Trattoria Da Bruno, in via Luigi Bianchi e l’Antica Trattoria Il Campano situata in via Cavalca.
Mucco pisano
Tra i secondi piatti che non devono assolutamente mancare in questo percorso gastronomico a Pisa, non potrete non provare il mucco pisano, un incrocio tra la mucca bruno alpina e la chianina. La carne del mucco è molto tenera e ha un sapore deciso e marcato. Spesso viene anche usato come condimento per i primi piatti, come ad esempio quelli a base di tortelli oppure accompagnandolo alla bresaola o al brasato.
Cantuccini col Vin santo e castagnaccio
Come ogni buon pasto che si rispetti, non può mancare all’appello il dolce. Tra i più rinomati, avrete la possibilità di provare i Cantuccini col Vin santo, biscotti secchi con un impasto di pinoli e mandorle intere. Alcune persone associano i cantuccini alla città di Prato, ma le origini sono in realtà dubbie. In città ci sono un paio di pastifici specializzati in questi biscotti, ma spesso vengono preparati direttamente dai ristoratori.
Per citarne alcuni: Re di Puglia, in via Aurelia Sud e La Pergoletta, situata in via delle Belle Torri.
Una seconda tipologia di dolce molto apprezzata è il castagnaccio, una torta realizzata con farina di castagne, uvetta, pinoli, noci e rosmarino.
Come raggiungere Pisa
Innanzitutto è doveroso dire che Pisa è facilmente raggiungibile perché ben collegata, sia per la presenza di un aeroporto cittadino, il Galileo Galilei – diventato negli anni un importante punto di scalo grazie alle compagnie low cost – sia per la stazione ferroviaria, che mette in comunicazione la città con molteplici destinazioni. Ad esempio, se doveste arrivare da Firenze, con parecchi collegamenti giornalieri, potrete raggiungere Pisa in pochi minuti, anche con un comodo autista privato (prenotabile su https://www.pisaairporttransfers-italy.com).