Il calcio europeo si avvicina al culmine della stagione con le attesissime finali di tre competizioni di alto livello: la Champions League, l’Europa League e la Conference League. Ogni torneo offre un palcoscenico unico e un’opportunità senza pari per le squadre di club di dimostrare la propria superiorità e conquistare il prestigioso titolo continentale.
In sintesi, queste tre competizioni rappresentano il vertice del calcio per club in Europa. Offrono l’opportunità di dimostrare la propria superiorità, attirare l’attenzione internazionale e accumulare ricchezze significative attraverso diritti televisivi, sponsorizzazioni e affluenza di pubblico. Le finali di questi tornei sono un momento di grande eccitazione e tensione per i club partecipanti e i tifosi di tutto il continente, in quanto rappresentano il coronamento di una stagione di impegno, talento e dedizione.
Chi gioca le finali e quando saranno le partite?
Il dieci giugno, alle 21, e a campionato finito, il Manchester City sfida l’Inter nella finalissima di Champions League (fonte https://www.betitalia.info/). Il Manchester arriva battendo il Real Madrid, rimonta nel ritorno delle semifinali. Invece, l’Inter ha giocato contro il Milan di Pioli portando subito molti punti nel complessivo. Non sono due squadre nuove nella Champions League, un club di Serie A nella massima competizione continentale si attendeva da molto e ci siamo arrivati dopo il successo dello scorso anno della Roma in Conference.
Si arriva all’Europa League, speranza della Juventus per rientrare nella Champions League in un momento dove era molto fuori dalle prime posizioni in Serie A. Attualmente è al secondo posto con dietro Inter e Lazio. I bianconeri perdono contro il Siviglia che conquista la finale, arrivano a questo risultato anche i giallorossi con una fatica interminabile e, come sempre, un bel tifo chiassoso e colorato. Nei Bookmakers la partita si vede come una grande sfida tra due squadre che hanno molto da offrire. Il Siviglia ha vinto molte competizioni continentali, la Roma ha ottenuto il primo trofeo Conference e Mourinho spinge per una Roma più competitiva a livello internazionale oltre che nel campionato. Le quote bet sono vicinissime nelle giocate 1×2. La partita si giocherà il 31 maggio alle 21, rispetto all’Inter, la Roma gioca con campionato ancora in corso.
La Conference viene conquistata dalla Fiorentina, squadra che negli anni sessanta fu la prima a vincere una competizione UEfa, la Coppa delle Coppe. Quindi, è passato molto tempo, i viola ritornano protagonisti del calcio Uefa e puntano all’Europa League con un percorso simile ai giallorossi. Giocheranno contro la squadra inglese West Ham il 7 giugno, anche per loro campionato finito pochi giorni prima. Scopriamo dove si giocheranno le finalissime e perché lì.
Gli stadi scelti
L’Ataturk Olympic Stadium di Istanbul, in Turchia, è un’icona nel mondo del calcio ed è stato scelto come sede della finale della Champions League nel 2005, 2020 e 2023. È uno degli stadi più grandi al mondo, con una capacità di oltre 76.000 spettatori, e ha ospitato alcuni dei momenti più memorabili nella storia del calcio europeo.
La Puskàs Arena di Budapest, in Ungheria, è stata inaugurata nel 2019 ed è diventata un importante centro calcistico. È stata scelta come sede della finale dell’Europa League nel 2022. Con una capacità di oltre 67.000 spettatori, l’arena porta il nome del leggendario giocatore Ferenc Puskàs ed è nota per la sua modernità e comfort.
L’Eden Arena di Praga, in Repubblica Ceca, è uno stadio multifunzionale che ospita partite di calcio e altri eventi sportivi. È stato scelto come sede della finale della Conference League nel 2023. L’arena ha una capacità di oltre 21.000 spettatori ed è apprezzata per la sua architettura moderna e l’atmosfera coinvolgente che offre durante le partite.
La scelta degli stadi per le finali della Champions League, Europa League e Conference League è della UEFA attraverso un processo di candidatura da parte delle federazioni calcistiche nazionali. Gli stadi vengono selezionati in base a diversi criteri, tra cui l’infrastruttura, la capacità di spettatori, l’accessibilità, la sicurezza e l’esperienza organizzativa.